Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres, si è espresso sul clima dal vertice tenuto a Baku in Azerbaijan alla ricerca di una soluzione per il mondo.
La conferenza ha aperto gli occhi a molti, aumentando la richiesta di attenzione su una situazione che al momento appare davvero in bilico sotto diversi punti di vista.
Questi ha specificato come il tempo stia scadendo, ma nonostante questo il presidente dell’Azerbajan ha voluto sottolineare come il gas e il petrolio sia uno dono di Dio, cosa che non è stata presa proprio bene dai presenti. Visto che proprio questi due elementi sono al centro della contesa e messi in discussione da tutto il mondo.
A intervenire è stato anche il primo ministro spagnolo, Sanchez, che ha voluto ricordare quanto accaduto a Valencia. Ponendo l’attenzione sulle conseguenze che l’utilizzo dei combustioni fossili ha comportato per la sua nazione toccata nel cuore e con centinaia di vittime innocenti. E sottolinea anche come sia importante passare a energie pulite senza dover passare a un’età della pietra.
Ma anzi specifica come questo significhi lanciarsi in un progresso e in una crescita economica senza passi indietro. Stessa linea marciata da Keir Starmer, il primo ministro del Regno Unito, che si candida a un ruolo che possa portare il suo paese a una leadership dal punto di vista climatico.
Si è svolta così la ventinovesima conferenza delle Nazioni unite sul clima. La sfida è quella di andare a trovare un compromesso sugli importi di quelli che devono essere gli aiuti finanziari per andare a sostenere i paesi più poveri e vulnerabili all’imminente cambiamento climatico.
In merito alla situazione legata al clima c’è anche da considerare la rielezione di Donald Trump che più volte è sembrato negare il cambiamento climatico o comunque dargli poco peso. Nonostante questo ha di recente promesso d ritornare sui suoi passi per gli impegni a ridurre le emissioni di carbonio del suo paese che è sicuramente la prima potenza mondiale in tal senso.
Nonostante questa forte proposta erano tanti gli assenti da Joe Biden, ancora in carica, fino alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Nonostante questo sono stati di più i leader che hanno deciso di dare peso estremo a una situazione che sembra destinata a una svolta positiva sotto ogni punto di vista. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane e se qualcun altro prenderà parola.
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