Carlos Sainz risponde alle critiche che gli sono arrivate, le frasi dello spagnolo fanno chiarezza su quanto accaduto a Las Vegas
Il GP di Las Vegas è storia, ora testa agli ultimi due appuntamenti del Mondiale di Formula Uno. Che non è ancora chiuso quanto ai verdetti, essendoci stato soltanto quello a favore di Max Verstappen in classifica piloti. L’olandese ha centrato il suo quarto titolo iridato di fila e adesso potrà rilassarsi un po’, osservando senza patemi cosa faranno gli altri, impegnati nella lotta per la classifica costruttori.
Aritmeticamente, la Red Bull sarebbe ancora in corsa, ma appare evidente che la lotta riguarderà soltanto McLaren e Ferrari, per il livello raggiunto dalle due scuderie rivali nella seconda parte della stagione. A Maranello, sognano di compiere la grande rimonta, che renderebbe questa stagione indimenticabile, provando a tornare in vetta al Mondiale costruttori per la prima volta dal 2008, ma da Las Vegas è rimasto il sapore amaro dell’occasione persa per accorciare di più sui rivali.
E’ vero, la Ferrari ha portato a casa uno scarto a favore di 12 punti, riportandosi a -24 dalla McLaren con due gare e una sprint race ancora da disputare. Ma si sarebbe potuto fare probabilmente qualcosa di meglio. E non aiutano le polemiche che sono sorte per la gestione della gara e in particolare per quanto accaduto tra Leclerc e Sainz, con il monegasco a sfogarsi duramente a gara finita in un team radio diventato virale. Sul tema è arrivata, però, la risposta da parte di Sainz.
Las Vegas, Sainz replica a Leclerc: “Non sono contento nemmeno io”
Non è la prima volta che c’è un po’ di maretta in pista tra i due compagni di squadra. E proprio questo faceva notare Leclerc, che in situazioni più o meno analoghe si è spesso sentito scavalcato.
Sainz, dal canto suo, non aveva parlato immediatamente della cosa ai microfoni dei giornalisti, arrivando sul podio, ma lo ha fatto in conferenza stampa. Ecco la sua versione: “Posso immaginare che Leclerc non sia contento, ma non lo sono nemmeno io per come è stato gestito il momento del pit stop . Lì, abbiamo perso molto tempo e le cose si potevano fare meglio. Credo che in squadra nessuno sia contento, ci aspettavamo di più. Alla fine, ho almeno ottenuto un podio per la squadra”. Glissando, dunque, sulla vicenda del sorpasso contro gli ordini di scuderia.
