Esonero Fonseca, l’allenatore portoghese torna in discussione: il club rossonero sa già quando ci sarà l’addio
Niente da fare, il Milan proprio non riesce a decollare. La stagione dei rossoneri si sta rivelando fino a questo momento davvero troppo altalenante, con risultati che non sono all’altezza delle aspettative della dirigenza e di tutto l’ambiente. Nonostante si sia intravisto qualche miglioramento rispetto alle primissime esibizioni dell’annata, il Diavolo non riesce nel salto di qualità. E la posizione di Fonseca torna in discussione.
L’allenatore portoghese le sta provando tutte per dare una maggiore continuità alla sua squadra, ma è una missione che si sta rivelando molto più complicata del previsto. I dati di fatto attualmente condannano i rossoneri a una certa mediocrità. Con la Juventus, persa una grossa occasione di accorciare sulla vetta della classifica, che a ora dista ben nove punti.
E’ vero che il Milan dovrà ancora recuperare la gara contro il Bologna, ma la compagine fa decisamente fatica a trovare stabilità di rendimento. 19 punti in 12 gare giocate non sono un granché come andamento, il potenziale della rosa non riesce ad emergere. La riprova si è avuta contro i bianconeri, che pure erano pieni di numerose assenze. Ebbene, il Diavolo è stato imbrigliato, non risultando praticamente mai pericoloso in novanta minuti.
Le prossime settimane saranno determinanti per capire a che cosa potrà effettivamente ambire questo Milan. Fonseca si gioca moltissimo tra campionato e Champions, con in più la Supercoppa italiana in palio all’inizio di gennaio. Stando così le cose, ritorna lo spettro dell’esonero.
Esonero Fonseca, il Milan lo caccia a fine stagione: una sola condizione per restare
Per il momento, il Milan non pensa a ribaltoni immediati. Ma c’è un obiettivo che non potrà essere fallito entro la fine della stagione e che determinerà la permanenza o meno dell’allenatore.
Fonseca continua a parlare di scudetto, ma francamente appare una chimera. L’obiettivo minimo è quello della qualificazione in Champions League, vitale per il prestigio e per le casse societarie. Davanti corrono, non si può rischiare di perdere contatto. Rimanere fuori dalle prime quattro – o cinque, dipenderà dal rendimento aggregato delle italiane in Europa come lo scorso anno – sarebbe fatale. Fonseca sa di dover centrare la qualificazione alla principale competizione europea oppure non riuscirà a salvarsi.
