Salerno, otto aziende e la condivisione dell’energia

A Salerno, precisamente a Buccino, otto aziende sono intervenute per condividere l’energia. Un’iniziativa che merita di essere analizzata in ogni dettaglio.

Sono scese in campo diverse realtà del territorio e cioè Magaldi, Cgs, Industria Calce Casertana, Cmc, Icab, Ceramica Vietri Antico, Igi ed Eka.

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Otto aziende a Salerno per condividere l’energia (EcoRadio.it)

Si tratta di un primo passo verso una comunità energetica rinnovabile (Cer). Una prima configurazione che coinvolge differenti realtà del territorio che si muovono attorno alla Magaldi e che smuovono opinione oltre che una dimensione industriale decisamente importante. Si parla di aziende che gestiscono situazioni diverse passando da impianti di depurazione a prodotti per l’edilizia, logistica, conserve alimentari, ceramica, raffinazione di oli vegetali e anche gestione di rifiuti.

Queste aziende metteranno a disposizione due impianti fotovoltaici da 1 MW di potenza l’uno. L’area di sviluppo industriale di Salerno e il Comune hanno messo avanti l’idea di essere promotrici di questo sviluppo. Uno sviluppo che si considera davvero in grado di portare a degli sviluppi molto interessanti. A questo contribuisce anche il supporto di Enel che di fatto fornirà servizi alla Cer con in sviluppo due impianti solari che saranno poi operativi successivamente dal 2025 mappate sui tetti.

Salerno e le otto aziende per condividere l’energia

Alla base dell’esperienza che si sta studiando a Salerno, con la partnership di otto aziende per la condivisione dell’energia, si pone l’accordo tra Enel, Ficei (Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione) e Magaldi. Nell’architettura, poi, è stato inserito un impianto di stoccaggio che la Magaldi sta sviluppando per Igi. L’idea è quello di tagliare le spese, ma anche di rispettare il clima evitando di arrivare a degli sprechi dannosi.

Aziende otto collegate
Otto aziende insieme a Salerno (EcoRadio.it)

Ha parlato il presidente Ficei, Antonio Visconti, che ha specificato, come riportato da IlSole24Ore: L’area industriale rappresenta un’entità ideale per la Cer. È circostrcitta, servita dalle infrastrutture di snodo della rete come cabina primaria e anche con grossi consumatori che possono diventare produttori di energia”.

Aggiunge poi successivamente: “L’innesco è stata la conversione dello stabilimento Igi che usava gas, mentre Magaldi stava sperimentando sistemi di accumulo. Ci siamo resi conto che nella zona c’erano delle grosse superfici a disposizione per l’installazione di impianti solari ed esigenze con un consumo limitato, mentre altre avevano di fatto poco spazio e un alto fabbisogno. Abbiamo lavorato mettendo tutto insieme. La costituzione della Cer ha funzionato perché soprattutto abbiamo partecipato come soggetto istituzionale in grado di dare delle assolute garanzie”.

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